Il professore allo studente: ‘Lei ha un barometro. Come lo usa per
determinare l’altezza di un grattacielo?’.
Lo studente risponde:
‘Vado all’ultimo piano, lego uno spago al barometro, lo calo giù fino
a che tocca terra e poi misuro la lunghezza dello spago’.
Il professore non è soddisfatto: ‘Può dirmi un altro metodo, uno che
dimostri le sue conoscenze di fisica?’.
Studente: ‘Certo! Vado
all’ultimo piano, faccio cadere giù il barometro, e misuro dopo
quanto tempo tocca terra’.
Professore: ‘Un altro modo?’.
Studente: ‘Misuro la lunghezza del
barometro, poi lo pianto verticalmente
per terra in una giornata di
sole, e misuro la sua ombra; quindi misuro
l’ombra del grattacielo, e per similitudine…’.
Professore: ‘Ancora un’altra possibilità?’.
Studente: ‘Cerco il portiere e gli dico: ‘Salve, signor portiere;
le regalo questo prestigioso barometro, se mi dice l’altezza di
questo edificio”
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Professore: ‘Sei
in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?’.
studente:
‘Mah, apro il finestrino’.
Professore: ‘Bravo! Calcola la
variazione di Entropia’.
Studente: ‘???? Mi servirebbe qualche dato
in più …’.
Professore: ‘No’. (pausa) ‘Lo sai?’. (pausa). ‘No?
(pausa). Va bene,vada’.
E il primo viene sbattuto fuori. Arriva
il secondo, poi il terzo, il
quarto e il professore fa la stessa
domanda con lo stesso risultato. Arriva
‘ultimo studente:
Professore: ‘Sei in treno, in uno scompartimento. Fa caldo. Che
fai?’.
Studente: ‘(sicuro) Mi tolgo la giacca’.
Professore:
‘Si, va bene, ma fa ancora caldo, che fai?’.
Studente: ‘Mi allento
la cravatta’.
professore: ‘Ma fa ancora caldo. Che fai?’.
Studente: ‘Mi sbottono la camicia’.
Professore: ‘(incazzandosi)
Si, ma fa ancora tanto caldo. Che fai?’.
Studente: ‘Senta,
professore, può fare quanto caldo vuole, ma io quel
cazzo di finestrino non lo apro’.